Sci alpinismo tecnica e passione

By Babi Milani
6/6/2020

Sono parecchi anni che pratico lo scialpinismo. Anno dopo anno mi capita di incontrare sempre piu gente con gli sci tra i boschi e le vette. La voglia di avvicinarsi a questa completissima disciplina è talmente alta che a volte mi imbatto in persone a cui mancano importanti conoscenze sulla montagna (tema alquanto importante e delicato che in questo blog non tratterò in modo specifico) e spesso anche solide basi tecniche.

Eh si ragazzi.. per poter praticare lo scialpinismo in sicurezza ed evitare di trovarsi in difficoltà sui pendii naturali serve assolutamente una bella base tecnica.

Io adoro fare scialpinismo non appena terminata la stagione dello sci in pista. Peraltro la fine dell’inverno e la primavera, anche inoltrata, si addicono un sacco a questa attività, per via della neve che sia stabilizza via via divenendo più sicura. In questo modo si prolunga di molto la fine della stagione sciistica, accorciando l’attesa del tardo autunno..

‍In primavera, per via dei consistenti sbalzi di temperatura che caratterizzano la notte e il giorno, è facile incontrare diversi tipi di neve, in salita come in discesa, anche a seconda dei versanti. Dalle nevi ghiacciate a quelle crostose, ventate, sino al mitico “firn”, neve compatta riscaldata dal sole ad effetto “zucchero bagnato”.. una delizia sciarci sopra e rimirare le tracce appena lasciate!

In fuoripista tutto è lasciato all’azione di madre natura che trasforma i cristalli di neve ora dopo ora..  

Diviene allora importantissimo valutare già durante la salita la situazione, prevedendo i pendii da discendere  con una continua capacità di adattamento.

Bisognerà modulare la sciata in base alle condizioni della neve e del pendio scegliendo tra archi corti, medi ed ampi, garantendosi sempre un buon controllo del corpo e della centralità che sarà importantissima anche in nevi profonde.

E’ chiaro ed evidente che ciò è possibile solo se il lavoro tecnico sarà stato svolto e perfezionato in pista, vera palestra di allenamento dello sciatore completo.  L’ansia, lo stress e l’approssimazione non sono consigliate in situazioni del genere.

Agli scialpinisti che scelgono i miei stage per migliorare la tecnica di discesa faccio quasi sempre utilizzare la normale atrezzatura tecnica da salita. Risulta infatti importante abituarsi ad attrezzi  spesso assai diversi da quelli normalmente utilizzati in pista provandoli a fondo anche in condizioni di neve e pendio difficili, per evitare di ritrovarsi in difficoltà laddove non sarà permesso.

Le cose su cui mi soffermo moltissimo sono tutti gli esercizi che portano ad avere un ottimo appoggio sullo sci esterno, cosa che diviene essenziale sui pendii ripidi e ghiacciati. E’ molto importante anche la gestione delle rotazioni del busto, soprattutto in previsione di discendere canali ripidi e stretti, dove si dovranno eseguire solide curve ad arco corto.

In pista poi dedico tempo ad insegnare la classica curva di sicurezza che è una curva “evita guai”, specialmente su nevi crostose e profonde, assai diffici da sciare con la solita armonia. Non trascuro nemmeno la curva saltata, l’unica che si potrà eseguire sul ripido estremo e dunque importante soprattutto per gli scialpinisti più motivati ma impossibile da esegiure correttamente in mancanza di buone capacità tecniche e ottima dimistichezza.


CURVA DI SICUREZZA

Un consiglio molto importante.

Avvicinatevi a questa magnifica disciplina con buona consapevolezza dei pericoli oggettivi che comporta, con la giusta attrezzatura in relazione alle differenti ambizioni, Artva, pala, sonda, carta topografica e GPS al seguito.

Ma soprattutto.. non affrontatela se non disponete di una buona base tecnica.

Vi aspetto quindi ai miei stage di perfezionamento per prepararvi a vivere al meglio questa fantastica esperienza!

Un caro saluto,

Babi

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